Il percorso che Eva ed io seguiamo quando decidiamo di quale articolo parleremo nel blog è in genere molto personale ed è guidato, in primis, dalla nostra formazione, poi dalle nostre passioni e aspirazioni. È quindi probabile che, in queste pagine, argomenti di fisica, matematica, astronomia e biologia la faranno tendenzialmente da padrone.
Eppure, come si dice, la vita è ciò che avviene mentre siamo occupati a fare altri programmi, quindi mentre cercavo di decidere se parlarvi, appunto, di teoria delle stringhe o dell’ultimo premio Nobel per la fisica (non preoccupatevi, l’appuntamento è solo rimandato!), ecco che mi è capitato sott’occhio un articolo di Alia Wong, pubblicato su «The Atlantic», e intitolato Le menti autoritarie dei bambini in età prescolare. Ed è stato proprio il titolo (che nel frattempo, chissà perché, è cambiato in L’assenza di empatia nei bambini di età prescolare) a riportarmi in un nanosecondo alla mente l’immagine di mio figlio che qualche mattina fa, tutt’a un tratto, mi ha “gentilmente” chiesto di lasciargli la sedia con un perentorio «Mamma, levati!».